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The Elder Lore: l’Ordine della Mitica Alba

Bentornati amici di The Elder Lore, con il rilascio del DLC Flames of Ambition che apre la strada alla nuova avventura “Gates of Oblivion” ci ritroviamo oggi per dare un’occhiata in giro e scoprire, da bravi curiosoni, qualcosa in più al riguardo.
Nel materiale promozionale che Bethesda ha inviato spicca, oltre alla lettera scritta, una moneta raffigurante, fra i vari simboli, anche l’emblema della Mitica Alba.

Ma cosa è la Mitica Alba? Sicuramente non quella fatta quella volta a Rimini dopo una nottata di sfaceli in discoteca con la vostra compagnia, ma qualcosa di più sinistro e pericoloso.

Scopriamolo quindi insieme, allacciate le cinture, chiedete un po’ di Skooma d’annata sottratto ai contrabbandieri e godetevi il viaggio alla scoperta della Mitica Alba.

 

L’ORDINE DELLA MITICA ALBA E LA SUA TEOLOGIA

 

L’Ordine della Mitica Alba, o più comunemente “Mitica Alba” è un culto daedrico dedicato all’adorazione dei Mehrunes Dagon. Il Culto segue gli insegnamenti di Mankar Camoran, che si fa chiamare Il Maestro, ed il testo sacro è rappresentato dal libro “Mysterium Xarxes” che può essere toccato o letto solo da Camoran stesso.

Secondo la Mitica Alba, Lorkhan sarebbe un altro Principe Daedrico e Tamriel sarebbe, di conseguenza, il suo principato, per questo motivo supportano i tentativi di Mehrunes Dagon di invadere queste terre in quanto vengono considerate come usurpate.

Mehrunes Dagon è visto come un liberatore ed il Culto utilizza le debolezze degli Aedra ed i poteri dei Signori dei Daedra come evidenze a supporto delle loro tesi.
Considerano i Divini come traditori che hanno assassinato Lorkhan considerando, al tempo stesso, i Daedra come i veri dei di Tamriel.
Ad ulteriore riprova di ciò, sostengono come Tamriel sia stata sempre un territorio conteso, una terra del cambiamento, in perfetto allineamento con quanto si addice ad un Signore Daedrico.

il Mysterium Xarxes

I seguaci della Mitica Alba che sono arrivati in Paradiso, meglio conosciuto come Gaiar Alata un reame dell’Oblivion creato dalla famiglia Camoran, hanno dato le loro anime ai Magna Ge, i figli di Magnus gli Et’Ada che hanno seguito Magnus nell’Aetherius dopo la sua fuga da Mundus nell’Era dell’Alba, poiché i Magna Ge stessi hanno creato il “Rasoio di Mehrunes” a Lyg, un piano parallelo di esistenza di Tamriel. Questi seguaci ammettono che i Magna Ge sono tutti diversi pur condividendo un solo scopo: la creazione della speranza.

 

 TERZA ERA

 

Le origini della Mitica Alba sono da ricercarsi durante la Terza Era, le dimensioni del culto a quel tempo sono sconosciute tuttavia è risaputo che Mankar Camoran scrisse i suoi “Commenti sui Misteri di Xarxes” quando Tiber Septim era ancora in vita, circa nel 3E 33, 400 anni prima della Crisi dell’Oblivion.
Altre fonti datano la nascita di Camoran durante il periodo dell’Usurpatore Camoran, se confermato questo renderebbe il culto molto più giovane. Nella tarda Terza Era, la Mitica Alba inviò sicari ad assassinare l’imperatore Uriel Septim VII ed i suoi eredi Geldall, Ebel ed Enman Septim. Gli attacchi ai figli ebbero avuto luogo prima dell’attentato alla vita dell’Imperatore stesso e tutti gli obiettivi furono eliminati. Non molto tempo dopo gli assassini, Eldamil, uno dei luogotenenti della Mitica Alba coinvolti, aprì un Gran Portarle a Kvatch nel tentativo di uccidere il figlio illegittimo di Uriel Septim VII conosciuto come Martin Septim. La Mitica Alba con i suoi alleati Daedrici del Clan Ganonah soverchiarono la città con facilità razziandola.

Martin Septim

Con la morte dell’Imperatore Uriel, un prigioniero ricevette l’Amuleto dei Re, che sarebbe stato portato a Jauffre il Gran Maestro delle Blades.
Jauffre era a conoscenza dell’esistenza di Martin ed era spaventato che potesse trovarsi in pericolo, per questo il prigioniero fu inviato a Kvatch per scortare il figlio bastardo dell’imperatore al Priorato di Wynon.
Al suo arrivo a Kvatch la città era già in rovina ed il prigioniero dovette giocare un ruolo fondamentale ai fini della chiusura del Grande Portale fuori dalle mura. Al termine di ciò Martin accettò di andare al Priorato.
Nel frattempo la Mitica Alba aveva organizzato un attacco al Priorato e, nel caos che ne seguì, l’Amuleto dei Re venne sottratto alla custodia delle Blades. Realizzato il rischio di rimanere al Priorato il Gran Maestro Jauffre porterà Martin al Tempio del Signore delle Nubi per tenerlo al sicuro da ulteriori attacchi della Mitica Alba.

Il culto assunse un approccio più aggressivo da questo punto in avanti.
Baurus, un agente delle Blades, rintracciò un agente del culto dal nome di Atav Wirich il quale tentò di assassinare Baurus che fu però in grado di sconfiggerlo grazie all’aiuto dell’Eroe di Kvatch. La ricerca di agenti della Mitica Alba nella Città Imperiale svolta da Baurus lo rese un obiettivo della Mitica Alba.
Atav Wirich portava con se una copia del primo volume dei Commenti della Mitica Alba, fatto che si rivelò essere d’aiuto nella ricerca.
Con l’aiuto di Tar-Meen, un esperto di Culti Daedrici all’Università Arcana, fu possibile studiare più a fondo la Mitica Alba e portare le Blades ad identificare un Santuario Nascosto della Mitica Alba nelle caverne del Lago di Arrius.
Qui il Culto avrebbe ricevuto un duro colpo perdendo il Mysterium Xarxes sottratto dall’Eroe di Kvatch. L’Amuleto dei Re non fu recuperato purtroppo, poiché Mankar Camoran riuscì a fuggire a Paradiso.

 

Grazie al Mysterium Xarxes, Marti Septim riuscì lentamente a scoprire un modo per creare un portale che conducesse a Paradiso. La Mitica Alba, avendo subito una grave sconfitta al Santuario, continuò con i suoi tentativi di fermare le Blade ed inviò due dei Prescelti della Mitica Alba a spiare sul Tempio del Signore del Nubi e creare un Grande Portale a Bruma.
Prima di ciò tuttavia aprirono anche un normale Portale per l’Oblivion al di fuori delle mura di Bruma che venne prontamente chiuso dalla guardia cittadina, supportata dall’Eroe di Kvatch.
Dopo aver appreso dei piani per l’apertura di un Grande Portale a Bruma, le altre contee di Cyrodiil ricevettero una richiesta di aiuto, richiesta accolta con esitazione finchè i Portali aperti fuori le mura delle altre città non vennero chiusi.

il Piano dell’Oblivion di Mehrunes Dagon

Non molto tempo dopo la Mitica Alba creò un Grande Portale, nella speranza di soverchiare Bruma ed intrappolare Martin e le sue Blades nel Tempio del Signore delle Nubi.
Tuttavia le Blades speravano che questo accadesse ed utilizzarono il Grande Portale per ottenere il componente finale per la creazione del portale per Paradiso: la Grande Pietra Sigillo. Il tentativo del culto di distruggere Bruma era fallito e, dopo aver recuperato la Pietra, Martin creò il portale per Paradiso che l’Eroe di Kvatch utilizzò per confrontarsi con Mankar Camoran e recuperare l’Amuleto dei Re.

L’Amuleto dei Re

All’interno di Paradiso, i membri della Mitica Alba che erano morti ricevettero ciò che fu loro promesso: l’immortalità. Alcuni di questi cultisti rimasero fiduciosi sulla loro possibilità di tornare su Tamriel come signori, laddove molti erano scontenti a causa dei tormenti che subivano costantemente dai Daedra. Questo era fatto per temprarli e prepararli a regnare su una Tamriel rinata.
Alla fine Mankar venne ucciso a Paradiso e l’Amuleto dei Re recuperato, Paradiso stessa venne distrutta e Martin ebbe tutti i mezzi a disposizione per ascendere al ruolo di Imperatore. Nella Città Imperiale la Mitica Alba fece il suo tentativo finale di impedire che i Fuochi dei Draghi venissero accesi di nuovo.
Mentre Martin si trovava nella Torre Bianco-Oro per essere formalmente riconosciuto come Imperatore, la Mitica Alba aprì dei Portali dell’Oblivion nel Distretto del Tempio.
Martin, le Blades e i soldati delle Legioni accorsero al tempio ma arrivarono troppo tardi per accendere i Fuochi dei Draghi poiché Mehrunes Dagon era entrato in Tamriel.

Fu così che Martin utilizzò l’Amuleto dei Re per trasformarsi nell’Avatar di Akatosh e combattere contro Dagon.
Emerse vittorioso dallo scontro, che pur tuttavia gli costò la vita, e la Crisi dell’Oblivion ebbe fine.

l’Avatar di Akatosh contro Mehrunes Dagon

 

QUARTA ERA

 

Durante la Quarta Era alcuni gruppi vennero costituiti al fine di spazzare via i rimasugli della Mitica Alba.
Uno di questi gruppi era conosciuto come “Custodi del Rasoio” eliminò i membri del culto in possesso dei frammenti del Rasoio di Mehrunes intorno al 4E 51. Non è dato sapere come questi ottennero il Rasoio dato che la spedizione fallita di Frathen Drothan per recuperare il rasoio stesso nell’anno 3E 433 non era in alcun modo collegata a questo gruppo.
Un discendente di un Assassino della Mitica Alba, conosciuto come Silus Vesuius, necessitava di questi pezzi per completare la sua collezione di artefatti della Mitica Alba nel suo Museo nell’anno 4E 201. Ad oggi non è dato sapere se riuscì o meno nel suo intento.

articolo a cura di Khaeltan

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